Gin Beefeater
€18,25
Colore limpido e trasparente. Al naso esprime aromi distinti di bacche di ginepro e sensazioni agrumate di arancia, insieme a note di chinotto, tamarindo e mandorle tostate. L’assaggio gustativo è potente e deciso, rotondo nella nota alcolica e morbido nel corpo possente che conduce verso un finale caratterizzato dal gusto secco, in un finale pulito di ritorni agrumati.
Descrizione
Storia di Beefeater
Quando James Burrough rilevò la Cale Street Distillery a Chelsea negli anni ’60 dell’Ottocento, acquistò essenzialmente quarant’anni. Cioè, ha acquistato una data che ora ha preceduto il lancio dell’omonimo gin di Charles Tanqueray; mettendo gli spiriti di Burrough nel rarefatto territorio dell’era Regency, guadagnandosi una storicità più simile a quella di Gordon che a quella di Seagram. Anche se la bottiglia di gin dice 1820, la ricetta del Beefeater Gin che conosciamo oggi è una creazione del 1860. Dal suo lancio, Beefeater Gin è diventato uno degli alcolici più venduti e iconici al mondo. L’orgoglioso Yeoman of the Guard sulla bottiglia era l’equivalente del diciannovesimo secolo di un’aquila gigante su una bottiglia di gin americano; ha suscitato un certo senso di patriottismo. Le botaniche vengono macerate per un giorno intero, proprio come nella ricetta originale di Burrough, e quindi distillate. Il sapore e il gin risultanti sono tra una piccola manciata che essenzialmente ha definito il profilo aromatico “London Dry”. Non zuccherato, a led di ginepro e cristallino. Quando pensi al London Dry, questo potrebbe essere il gin che ti viene in mente. Per quanto riguarda il mio palato, Beefeater Gin è uno dei gin più pregiati del diciannovesimo secolo che beviamo ancora oggi. Questo è uno dei miei gin in stile classico che penso vada bene in quasi tutto, specialmente se stai bevendo la versione USA 47% ABV che stiamo recensendo in questo articolo. In altri posti, il gin Beefeater è diluito al 40% ABV e penso che sia una bella differenza, soprattutto in termini di potenza nel cocktail.
Note di degustazione
Naso: Classicamente London Dry e dallo stile classico, con ginepro in avanti di pino e un tocco di leggera scorza di agrumi. Un naso stretto coglierà solo questo leggero tocco di liquirizia dolce nascosto anche nella parte posteriore.
Sapore: sentore di scorza di limone, poi forma di ginepro. Al palato, è quasi tutto di ginepro. Più tardi, però, emergono la complessità e la concretezza che arrotondano le cose. Note di scorza di agrumi più scure e amare, coriandolo e liquirizia aggiungono rotondità.
Il finale è di media lunghezza con coriandolo appena macinato, scorza di limone e note di ginepro sfumate di pino. C’è un calore delicato che persiste al palato mentre svanisce. Al 47% Beefeater Gin è deciso, ma comunque dolce e mite. Penso che forse sia il più accessibile dei gin della sua epoca, e sicuramente porterei Beefeater a qualcuno che cerca di provare un gin classico per la prima volta.
Informazioni aggiuntive
Capacità (l) | |
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Formato | Bottiglia |
Gradazione alcolica (%) | 40 |
Provenienza | Regno Unito |
Recensioni
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